Senza Bavaglio
Roma, 8 novembre 2017
Pubblichiamo qui la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha respinto le domande da noi proposte sul contratto di lavoro giornalistico firmato dalla FIEG, dalla FNSI e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’esito negativo per noi, come si può vedere, non riguarda il merito delle questioni sollevate, ma è giustificato dalla considerazione secondo cui noi non siamo legittimati a fare ricorso.
Per respingere il ricorso è stata utilizzata una motivazione singolare che neppure le parti in causa avevano sollevato. In altri termini né la FIEG, né la FNSI, né la Presidenza del Consiglio avevano avanzato dubbi sulla nostra legittimità a contestare quel contratto.
Un altro punto che ci pare piuttosto stravagante è la condanna a pagare spese legali esorbitanti, nove mila euro per ogni singolo convenuto. Appare come una punizione esemplare per aver sfidato l’autoprità costituita.
Sapevamo che era una causa molto difficile perchè non sarebbe stato semplice trovare un giudice che trovasse il coraggio di cancellare un contratto di lavoro, ma nessuno di noi aveva previsto sul conclusione così goffa.
Il nostro avvocato, Corrado Da Martini, cui va un sentito ringraziamento, sta studiando bene la sentenza e ci farà sapere il suo pensiero approfondito. Nel frattempo ha già ricordato che “la questione della illlegittimità sollevata dal Tribunale, non è stata sollevata da alcuno nel corso del giudizio. In proposito, quindi, non vi é stato contraddittorio”.
Senza Bavaglio
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